Arequipa: la città bianca nel cuore del Perù

Avevamo passato la notte in pullman e il viaggio non era stato affatto confortevole; le poltrone erano morbide, ma l’aria condizionata sparata in faccia e la fatica a dormire seduta mi aveva tenuta sveglia praticamente per tutto il viaggio.
Fortunatamente, siamo arrivati ad Arequipa sani e salvi: la strada che collega Nazca alla città bianca è un tantino pericolosa.. così ci han detto.

Dopo aver raggiunto l’albergo, volevamo solo buttarci nel letto a riposare, ma la camera non era ancora pronta.
Decidiamo allora di andare a vedere il centro di Arequipa. Questa città è definita La Ciudad Blanca per via della pietra bianca con cui sono costruiti tutti i principali edifici del centro storico.

Nella piazza principale, Plaza de Armas, c’era del trambusto. Erano in corso festeggiamenti e parate per celebrare la città. Uomini e donne con vestiti tipici ballavano e suonavano, i soldati sfilavano sincronizzati davanti alla Cattedrale e i bambini giocavano e correvano per tutta la piazza… era proprio giorno di festa!

Plaza de Armas, Arequipa

Dopo aver curiosato un po’ ed esserci fatti spazio tra folle di turisti, ci era venuta una certa fame e perché non provare il mercato tradizionale?

E’ proprio qui che abbiamo assaggiato qualcosa di veramente speciale: le papas rellenas, una specie di crocchetta di patate gigante ripiena di carne e cipolle. Prima di assaggiarla eravamo un po’ scettici, ma ci siamo subito ricreduti dopo il primo morso. Consiglio a tutti i viaggiatori del Perù di assaggiare questo piatto almeno una volta durante il viaggio.
Oltre al ripieno di carne, per i vegetariani c’è anche la papa rellena alle verdure.

Al mercato si trova davvero di tutto: non solo souvenir di ogni tipo e genere (soprattutto maglioni), ma anche cibo in abbondanza, chicchi di caffè in ogni angolo e buonissimi succhi di frutta.
Il mercato è stato allo stesso tempo uno dei miei posti preferiti e uno dei posti più temuti; è speciale per via dei colori, dei profumi, del buon cibo e della gentilezza dei venditori; nel secondo caso per il fatto che le bancarelle vendono spesso le stesse cose e i venditori vogliono attrarti alla loro, diventando un po’ insistenti. A me è successo per il succo di frutta… è stato davvero inquietante; tutte le signore ai banchetti mi invitavano da loro e io non sapevo più chi scegliere.

Dopo aver riempito la pancia, ci siamo recati al Monastero di Santa Catalina. Questa struttura stona con la definizione di città bianca di Arequipa; infatti è ricco di colori e ricorda vagamente la città blu in Marocco. Entrando, si alternano stanze e porticati di diversi colori, tutti molto accessi; troviamo il blu e il rosso, i principali, ma anche il giallo e il bianco, soprattutto sui soffitti e sulla struttura sopraelevata che domina il monastero.

Nelle varie stanze si possono trovare piccole mostre di oggetti posseduti dalle suore ospiti del monastero, oppure le camere e gli strumenti per cucinare e pulire o ancora quadri e sculture.
I cortili colorati e adorni di alberi e siepi ben curati trasmettono un senso di tranquillità e tutte le vie portano alla grande terrazza del monastero, dalla quale si vede l’intera città.

Era ormai sera e, in cerca di un ristorante per la cena, siamo arrivati ad uno dei più famosi belvedere della città: il belvedere di Yanahuara. Questo posto consta di una serie di archi che danno sulla città e sul Misti, uno dei numerosi vulcani che circondano Arequipa.

Siamo arrivati proprio nel momento giusto. Il clima era perfetto: tirava una leggera brezza fresca, il sole stava tramontando ed era ormai scomparso dietro le case, lasciando una scia rosa nel cielo; l’orizzonte limpido e le luci della città accese facevano sembrare Arequipa un piccolo presepe e le stelle stavano già riempiendo tutto il cielo.
Un posto davvero incantevole, dal quale si può godere di un po’ di tranquillità, lontano dalla frenesia e dalla confusione del mercato e della piazza.

Belvedere di Yanahuara

Cena veloce, un ultimo giro in città e poi dritti a letto. Il giorno dopo partiva la nostra avventura al Canyon del Colca.

La città bianca di Arequipa viene spesso utilizzata dai viaggiatori come meta per acclimatarsi; con i suoi 2330 metri di altitudine è un posto perfetto per passarci qualche giorno, prima di salire in quota, nel cuore delle Ande.
Consiglio a chi si avventura in Perù di portarsi dietro alcuni farmaci per il mal di montagna (a noi hanno chiesto la ricetta del medico) e di utilizzare i tipici rimedi naturali peruviani, ossia masticare le foglie di coca… hanno un sapore terribile, lo so!

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1 commento

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