Le linee di Nazca e un sorvolo difficile

TAPPA 3: LE LINEE DI NAZCA

Dopo esserci lasciati alle spalle Huacachina, ci siamo diretti verso un luogo pieno di mistero: la città di Nazca. Siamo arrivati a sera inoltrata e non ci restava che cercare qualche posto dove mangiare. Seguendo i consigli della nostra guida, la Lonely Planet, abbiamo provato la rosticceria Rico Pollo; un ottimo posto dove mangiare un bel polletto al forno, bere un bicchiere di chicha morada (una bevanda a base di mais viola) e godersi un po’ di vita peruviana, prima di rischiare la vita nel sorvolo delle linee di Nazca.

E’ arrivato il giorno tanto temuto da Matteo: oggi prenderemo un piccolo aereo da 8 posti per poter vedere dall’alto il mistero delle linee!

Arriviamo in aeroporto, ci chiedono passaporto e biglietto, ci pesano per poterci distribuire sull’aereo, un segno della croce, una preghiera ed ecco che si sale!
L’aereo è davvero piccolo e traballante; messe le grandi cuffie gialle si sente solamente il pilota rassicurarci e raccontare i misteri che si celano dietro queste gigantesche linee.

La giornata era soleggiata e non c’era un filo di vento. Inizialmente vedere le linee è un po’ difficile, dato che non sapevamo di quali dimensioni o colore sarebbero state. Una volta abituati, ecco in sequenza forme animalesche che si facevano spazio nella vallata: un cane, un ragno, un condor, una balena, un colibrì e tante altre.

Una volta terminato il giro mostrato sulla mappa è arrivato il momento dell’atterraggio; il pilota non ha fatto in tempo a dirci che stavamo per atterrare che abbiamo toccato terra… mille metri di dislivello in un secondo, un toccasana per le nostre pance scosse dal sorvolo!

Rimessi i piedi a terra, siamo tornati all’alloggio dove ci attendeva una guida; questa ci avrebbe portato ad un’antica città e ad un cimitero nazca, dove si possono vedere ossa e resti che furono riportati alla luce dai tombaroli.
Dopo il sorvolo molti turisti preferiscono stare in hotel a godersi un po’ di riposo, però io consiglio vivamente di andare a visitare almeno il cimitero; con la guida giusta ogni cosa può essere interessante e, soprattutto, affascinante!

Un altro giorno di viaggio è andato e domani ci aspetta una nuova tappa: Arequipa.
Infine, ci rechiamo al terminal del bus e siamo pronti a partire per l’unico viaggio notturno in bus che avremo in tutto il viaggio (fortunatamente!).

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